sabato 10 dicembre 2011

Christmas time | Biscotti cioccolato bianco e pistacchi

Anche se sono "fuori sede", almeno ogni tanto aiuto la mia mamma in cucina. Ad esempio, per la preparazione di questi biscotti che ha portato ad una festa con amici.
La ricetta, come sempre, viene dal web ma questa volta ho copia-incollato solo il testo e quindi ho perso la fonte, non me ne voglia l'autore!!
Noi abbiamo fatto dose doppia..di seguito invece la ricetta originale per circa 35-40 biscotti

1 uovo
80 gr di olio di semi (non d'oliva)
100gr di zucchero semolato + 50gr zucchero di canna (secondo me troppi..alla fine son troppo dolci)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
100gr di pistacchi tritati
180gr di farina
1 bustina di lievito
100gr di cioccolato bianco

Preriscaldate il forno a 170°. In una ciotola mescolate l'uovo con l'olio e lo zucchero, quindi unite la vaniglia e i pistacchi e continuate ad amalgamare bene. Setacciate la farina con il il lievito e unitela all'impasto; incorporate infine la cioccolata tagliata al coltello e mescolate bene con un cucchiaio di legno finchè l'impasto non sarà omogeneo.
Formate delle palline e ponetele distanziate sulla placca da forno; cuocete per 20-25 minuti e lasciate freddare su una gratella.

Cioccolato bianco e pistacchi


Biscotti!!

mercoledì 7 dicembre 2011

Letto, fatto | Gnocchi di semolino in brodo

Quando ho visto su FB il post di Claudia di questi gnocchi, li ho fatti la sera stessa.
Adoro le minestre, i brodi..d'inverno non mi ciberei d'altro che di ravioli e pastina, in barba alla varietà della cucina italiana!
Riporto tutte le dosi qui, per tenere questa ricetta in archivio.

Ingredienti per 2 bocche affamate:
100 g di semolino pronto all'uso
una noce di burro
40 g di parmigiano grattugiato
qualche ciuffo di prezzemolo tritato
sale, pepe
1 uovo
1 bicchiere abbondante di latte

In un pentolino scaldare il latte, salarlo e, a fuoco spento, aggiungere il semolino. Mescolare per un paio di minuti finché si sarà ben compattato. Versare il contenuto in una ciotola, aggiungere il burro e mescolare finché non si sarà sciolto. Aggiungere ora il parmigiano, l'uovo intero, il sale, il pepe e il prezzemolo tritato. Il composto risulterà piuttosto denso ma non maneggiabile con le mani; a questo punto prendere due cucchiai, formare delle "quenelle" grandi come una noce e gettarle direttamente nel brodo bollente, quando vengono a galla sono pronti per essere portati intavola immersi in un brodo fumante.

Gnocchi di semolino che "nuotano"!! #ilgattogoloso
Con grande orgoglio, vi presento anche (le mani) dell'uomo del monte che prepara le quenelles:

Gnocchi di semolino

giovedì 17 novembre 2011

Tendere una mano | Foodblogger per Officina di cucina

Nonostante tutto il tempo lontano dal mio blog, ho sempre letto e seguito diversi blog. Tocco e tacchi era uno di questi, sono stata felice di leggere che, un bel giorno, era riuscita a coronare il suo sogno, davvero ambizioso, di aprire un locale tutto suo, con una socia, Claudia.
L'alluvione di Genova ha distrutto quel sogno, o almeno ci ha provato.

Sono bastati pochi minuti, e tutto è stato sommerso dall'acqua.
E' partito quasi subito un tam tam di solidarietà che è sfociato in un gruppo facebook e in un progetto altrettanto ambizioso quanto il primo: riaprire, subito.

Qui sotto il "logo" dell'iniziativa

Quello che possiamo fare noi è diffondere il messaggio, oltre che aiutare concretamente. Se volete aiutare Chiara e Claudia, queste sono le coordinate bancarie del conto corrente per la raccolta fondi:

IBAN: IT86T0617501410000001648580
Intestato a: OFFICINA DI CUCINA S.N.C. FONDI ALLUVIONE 2011 NEGOZIO
Banca Carige – Swift Code: CRGE IT GG 110

Grazie a tutti!

domenica 13 novembre 2011

Un dolce ogni tanto! | Torta di carote reloaded

Nonostante dica sempre che all'uomo del monte non piacciono i dolci, o almeno preferisce il salato, mi sono accorta che la lista nell'indice in realtà è più lunga di quella delle altre portate..questo sposterebbe i sospetti su di me ma....non fatevi ingannare!
Non so se sia legato alla mia gravidanza, sta di fatto che ultimamente anche lui mangia dolci più volentieri del solito e io ne approfitto!

In archivio c'è già una torta di carote e cioccolato, l'altro giorno però ho visto su questo blog questa ricetta e mi è tornata voglia di provarla in versione nuova..non è neanche un blog di cucina ma piuttosto di "ispirazioni", però ho voluto provare.

Non mi sono fidata completamente però, mancava nella lista degli ingredienti la materia grassa e ho preferito non rischiare aggiungendo un po' di burro..
Ecco la "mia" versione:

2 uova
125gr di zucchero
100gr di nocciole o mandorle (per me nocciole, un fondo di nocciole già pelate e un po' di non pelate*)
300gr di carote grattugiate
100gr di cioccolato (avevo le gocce ed ho usato quelle*)
30gr di farina
1 bustina di lievito per dolci

La ricetta finiva qui ma io ho aggiunto circa 80gr di burro sciolto, non mi sono fidata! Credo di aver fatto bene, la torta era già buona prima di entrare nel forno! Una volta uscita era brutta che più brutta non si può, ma vi giuro, l'uomo del monte ne ha mangiate 3 fette (t-r-e!) dopo cena! La cosa più golosa secondo me è il gusto della nocciola, particolarmente marcato..

Coming soon on the blog!

* Sorry ma ho fatto con quello che avevo!!
Aggiornamento: ho chiesto e pare che il burro non ci vada per davvero, mi propongo di riprovare!!

venerdì 11 novembre 2011

Una ricetta del cavolo | Moules marinières

In diretta dal "Libro del cavolo", una delle ricette più ripetute nella nostra cucina: le moules marinières.


Procuratevi:
2kg di cozze
2 bicchieri di vino bianco
2 scalogni
1 spicchio d'aglio
1 cipolla
1 costa di sedano
prezzemolo
2 foglie d'alloro
1 cucchiaio di burro

Pulire le cozze grattandone le conchiglie finché siano pulite e strappandone il bisso. In una pentola capiente, far sciogliere il burro, aggiungere gli scalogni, la cipolla, l'aglio tritati e il sedano a pezzettini. Lasciar appassire tutto per qualche minuto, poi aggiungere le cozze, le erbe e il vino. Mescolare e coprire.

mosaico cozze

Lasciar cuocere il tutto a fuoco vivace per qualche minuto finché le cozze non si saranno aperte. Servire le cozze, scolate dal liquido di cottura.
Volendo, si può filtrare l'acqua di cottura delle cozze e riciclarla in una zuppa o in un risotto*.

Moules marinieres


*Fatto, il giorno dopo! :-)

lunedì 7 novembre 2011

L'Austria nel piatto | Zwiebelrostbraten

Non sono sicura di averlo mai scritto nel blog, ma l'assaggiatore, nonché marito, ha origini austriache (la sua mamma è viennese doc!) e adora la cucina austriaca. Nei nostri viaggi in Austria ho assaggiato tantissime cose e abbiamo la fortuna che la mia suocerina ne prepara spesso; questo piatto, però, non l'avevo mai assaggiato né al ristorante né a casa sua.
Avevamo voglia di mangiare carne e ho proposto a marito di cercare la ricetta del Zwiebelrostbraten, per provare a prepararlo a casa. Anche a lui piace mettersi ai fornelli ed ecco la nostra cena a quattro mani!

L'assaggiatore

Di seguito la ricetta con le dosi per due persone:
250 ml di brodo di carne
4 cipolle bionde
3/4 fettine di manzo (ideale la sorra o cappello del prete)
olio di semi per friggere
olio evo
farina
paprika

Zwiebel_mosaico

Infarinare gli anelli di cipolla affettati sottilmente in un piatto dove avrete aggiunto un cucchiaino di paprika. Iniziare a friggere gli anelli di cipolla, nel frattempo incidere i bordi della carne in modo che non si arricci in cottura. Infarinare anche la carne e mettere a scaldare il brodo.
Scottare la carne in un po' d'olio evo da entrambi i lati, quindi aggiungere il brodo caldo e 1/3 delle cipolle fritte. Far scurire e addensare il fondo dove state cuocendo la carne: non dovrà restare troppo liquido e la farina vi aiuterà. Servire coprendo con il fondo e con le cipolle fritte. 
Accompagnare con dell'ottima birra e tanto pane fresco!

Zwiebelrostbraten

venerdì 4 novembre 2011

Special guest post | Biscotti di Halloween

Questa ricetta e questo post nascono da uno scambio di mail e commenti su Facebook tra me e mia sorella.
Ha preparato dei biscotti per una festa di Halloween e visto che io e l'assaggiatore ci siamo limitati ad un risotto alla zucca prima di un film in dvd, mi sembrava giusto festeggiare anche qui, "sfruttando" la sua foto e la sua ricetta.

Non posterò la ricetta della pasta frolla perchè a detta sua, questa, Vangelo della nostra famiglia, è migliore.
Ecco quello che mi ha scritto:

Per la frolla ho usato una ricetta da internet ma in generale userei la ricetta di mamma, la mia non è buonissima come la sua….ma come prima volta…non posso lamentarmi.
Non avevo le formine, quindi mi sono data all’immaginazione.
Ho stampato 3 immagini di quelle da far colorare ai bambini, quindi molto semplici. Le ho stampate belle grandi.
Poi le ho ricalcate sulla carta da forno, e le ho ritagliate.
Quindi ho inciso la pasta frolla con un coltello seguendo i bordi esterni.
Le decorazioni ho trovato alla coop un tubetto di crema al cioccolato per decorazioni, ma tu che sei più seria potresti usare la tasca….
15 minuti in forno 180°.

Può andare? J
Biscotti di Halloween

Se volete, potete scaricare le immagini che ha usato qui.

mercoledì 2 novembre 2011

L'idea in più.. | Rochers à la Noix de Coco

Come molte di voi, ho iniziato la sperimentazione natalizia, il mio salotto è pieno di scatole di latta di ogni forma e colore..
Ho rovistato nella scatolina dei "pizzini" gastronomici e ho trovato questa ricetta.
Cavie: due amiche venute in visita lunedì pomeriggio per due chiacchiere di fronte a una tazza di the..

Rochers à la Noix de Coco
(da Chocolate&Zucchini, avevo 4 albumi avanzati da una crostata, uova piccole!)
160 gr di cocco disidratato
100 gr di zucchero
un pizzico di sale
4 bianchi d’uovo
Scaldare il forno a 180°C. Mescolare il cocco, lo zucchero e il sale in una ciotola media, quindi aggiungere gli albumi e mescolare con una forchetta. Foderare la placca con un foglio di carta forno e disporvi delle piccole porzioni dando la forma di piccole piramidi. Se non avete tempo, potete preparare delle semplicissime palline. Cuocere per 12’ ca., finché i bordi saranno appena dorati. Lasciarle sulla placca ancora per 5 minuti fuori dal forno quindi porre su una gratella a raffreddare completamente.

Rochers à la Noix de Coco

Si conservano per alcuni giorni in un contenitore areato.
Sono buonissimi, sto pensando di ricoprirli di cioccolato al latte bounty-style..ma vedremo!

Rochers à la Noix de Coco

sabato 29 ottobre 2011

Comfort food | Ventaglietti di sfoglia

Anche se non son venuti buoni come speravo, voglio pubblicare questa ricetta perchè è davvero semplice e con qualche accorgimento possono certamente migliorare..
Di certo con la pasta sfoglia fatta in casa sarebbero venuti buonissimi!
Domenica pomeriggio, sotto il plaid, ci è venuta voglia di fare merenda con qualcosa di buono ma veloce, abbiamo trovato questa ricetta e ci siamo messi subito all'opera..

ventaglietti di sfoglia

Siccome tengo sempre in casa una confezione di pasta sfoglia, per questa volta mi sono arrangiata con quella, ma mi riprometto di ritentare con il formato rettangolare e certamente con la sfoglia casalinga..
Nel link a Chefblog troverete anche tutti i passaggi, avrei dovuto farli più grandi ma insomma...era un esperimento!

ventaglietti di sfoglia
 

giovedì 27 ottobre 2011

Qui si fa dell'alta cucina! | Penne al pesto di limone, finocchio e polpo

Questa ricetta non è farina del mio sacco, lo ammetto..
E' di Filippo La Mantia, tratta dal suo libro "Oste e Cuoco", e scussateseèppoco!

Penne al pesto di limone, finocchio e polpo
Ingredienti (x 4)
250 gr. di penne
1 polpo di circa 1 kg
1 finocchio
un mazzetto di finocchietto selvatico
polpa di 1 limone
20 gr. di capperi sotto sale
50 gr. di mandorle pelate
10 foglioline di menta
10 foglie di basilico
100 gr. di mollica di pane
olio extravergine di oliva

Preparate il pesto di limone: mondate, lavate e tagliate a spicchi il finocchio. Mettetelo nel vaso del mixer insieme alla polpa di limone, il finocchietto, i capperi dissalati, le mandorle, le foglie lavate di menta e basilico e frullate grossolanamente. Aggiungete un cucchiaio di olio, mescolate bene.
Cuocete il polpo in abbondante acqua bollente salata e, una volta pronto, estraetelo e utilizzate la stessa acqua per cuocere la pasta. Tagliate il polpo a tocchetti, scolate la pasta al dente, conservando un po’ di acqua di cottura, e mettetela in una padella. Aggiungete l’acqua di cottura, un cucchiaio di olio e il pesto.
A fuoco basso, unite dolcemente gli ingredienti e, una volta ben amalgamati, trasferite il tutto in un piatto da portata e aggiungete il polpo a pezzetti. Cospargete di mollica precedentemente tostata.
Buon appetito!


Penne al pesto di limone, finocchio e polpo

sabato 22 ottobre 2011

Un po' di tradizione | La passata di pomodoro

Una non-ricetta, frutto della necessità di non sprecare dei bellissimi pomodori che arrivavano direttamente dal nostro orto, o meglio dall'orto dell'assaggiatore, "diamo a Cesare quel che è di Cesare".
Li abbiamo mangiati quasi tutti crudi, in insalata, sulle bruschette, in un sugo di pomodoro fresco..perchè ci sembrava di sprecare quel sapore così intenso..
Forse questa non è neppure una vera passata di pomodoro, in pratica ho solo fatto a pezzi i pomodori lavati (quelli che ho usato io erano i più maturi ed erano circa 1 kg), ho tolto le parti meno belle e li ho messi in pentola a fuoco vivace, finchè non hanno rilasciato un po' della loro acqua. In tutto li avrò lasciati una ventina di minuti. Li ho passati al passaverdure coi fori piccoli, in modo da trattenerne le bucce e i semini (qualcuno mi è scappato comunque...!) e invasati.
Io preferisco "aromatizzare" il sugo sul momento e cuocerlo, Claudia invece, qui propone due varianti, molto più eleganti della mia, di "sughi pronti"!

Passata di pomodoro

mercoledì 19 ottobre 2011

Una cosa semplice | Confettura di pesche settembrine

Non mi dite che ve lo devo insegnare io, come si fa la confettura..io la faccio con la pectina..un po' per comodità, un po' perchè le confetture stracotte sanno di tutto tranne che del frutto originario..
Non sono un'integralista in materia e quindi, dato che mi pare di prendere due piccioni con una fava, io la fo' così..
Qualche settimana fa al mercato ho chiesto alla mia vecchina se aveva ancora delle pesche buone per la marmellata, mi è sembrato che sul suo viso si aprisse un'espressione mista di ammirazione e stupore, per me è normalissimo fare in casa la confettura per la colazione ma evidentemente è un'abitudine del tutto persa..

Ebbene, non sono ancora riuscita a trovare la pectina 3:1 quindi continuo ad usare quella in proporzione 2:1.
Il procedimento prevede:
1kg di frutta
1/2 kg di zucchero
1 bustina di pectina
Mescolare bene prima di mettere sul fuoco, tenere la fiamma dolce e spegnere dopo 3 minuti dal bollore. Controllate comunque le istruzioni sulla confezione della pectina, potrebbero cambiare a seconda della marca..

Io generalmente cuocio 1kg di frutta per volta, un po' perchè non ho pentoloni da protezione civile e un po' perchè in passato avevo provato ma avevo perso un po' la sensibilità del momento in cui bisogna spegnere il fuoco prima che la confettura diventi caramellata..
Io uso sempre la prova piattino: appena acceso il fuoco sotto la frutta, metto un piattino da caffè in congelatore che mi servirà a verificare la cottura. Facendo cadere una goccina sul piattino freddo, se la confettura è pronta la goccia non scivolerà ma si rapprenderà istantaneamente. Non ci credevo neanch'io, ma funziona!

Confettura di pesche settembrine

Visto che la ricetta è di una semplicità quasi imbarazzante, vi regalo anche un freebie, ho preparato le etichette con cui confezionare i vasetti, nel caso voleste regalarli invece di conservarli per voi. Oppure, se siete particolarmente attente all'aspetto della vostra dispensa, nessuno vi impedisce di acchittarle anche per uso personale! Potete scaricare le etichette qui

lunedì 17 ottobre 2011

Un dolce nuovo | Crostata con arance e cioccolato


Questa ricetta viene da una nuova trasmissione di La7, personalmente non mi sembra così male anche se alcuni ingredienti (tipo il soffritto congelato, la pasta frolla pronta e altre amenità..) non sono mai entrati e non entreranno mai nella mia cucina.
Per il resto, lo dico onestamente, mi pare che cucini come la maggior parte delle donne che, lavorando, hanno poco tempo da dedicare alla cucina. C'è sempre il modo di organizzarsi, lo sostengo anch'io, ma non mi scandalizzo se a volte mi ritrovo ad usare il brodo granulare, mo' l'ho detto!
Lei alla fine mi è simpatica e a volte ha delle idee sul decoro della tavola che mi sembrano davvero carine e originali..
Torniamo a noi! 

Crostata con arance e cioccolato
275 gr di farina
45 gr di cacao amaro
150 gr di zucchero
150 gr di burro
acqua qb
sale
5 uova
4 arance
la scorza di 2 arance
125 gr di panna fresca
scaglie di cioccolato qb

Preparare il guscio mescolando la farina, il cacao, 2 cucchiai di zucchero, il burro morbido, 2 cucchiai d’acqua e un pizzico di sale. Far andare con il gancio a foglia quindi formare una palla e metterla a riposare in frigo.
Stendere poi la pasta tra due fogli di carta forno, foderare una teglia con la pasta e cuocere in guscio in bianco con fagioli o ceci secchi (mettendo in mezzo un foglio di alluminio) per 20 minuti.
Preparare la crema con le uova, lo zucchero, la spremuta delle arance, la loro scorza e la panna. Togliere i fagioli dal guscio e versare la crema, che sarà molto liquida! Fate quindi attenzione a non farne uscire troppa dal guscio sporcandone i bordi.
Cuocere in forno a 160° per 45 minuti quindi decorare con scaglie di cioccolato fondente.



Crostata con arance e cioccolato


La frolla è una ciofeca, avrei dovuto seguire il mio istinto ed usare la mia collaudata, ma avevo paura che fosse troppo piena di burro e non adatta, la prossima volta seguirò il mio istinto.
Se volete, questa è la ricetta collaudatissima della mia pasta frolla al cacao:


Crostata con arance e cioccolato

giovedì 13 ottobre 2011

Ancora colazione | Fette biscottate di Paoletta

Continua la saga della colazione casalinga, questa ricetta e queste foto sono un po' vecchiotte ma mi sono resa conto di non averle ancora pubblicate e quindi di non averle in archivio..
Le ho portate anche in ufficio una volta e sono state apprezzatissime..ora, da qualche tempo, sto facendo una raccolta punti e quindi - stile Fantozzi quando Mariangela si innamorò del panettiere-Abatantuono - ho comprato confezioni di fette biscottate per il resto dei miei giorni, ma appena finiranno riprenderò la produzione casalinga..

La ricetta, come sempre, la riporto qui per mia comodità:
LE FETTE BISCOTTATE FATTE IN CASA
500 gr di farina 0
75 gr di zucchero
5 gr di sale
12 gr di lievito fresco
225 gr di acqua
1 albume
4 cucchiai di olio di semi
1 cucchiaino colmo di malto d'orzo (è fondamentale, come dice lei!)
per la spennellatura finale:
1 tuorlo
3 cucchiai di latte

Sciogliere il lievito nell'acqua (iniziate con 210gr, casomai aggiungete il resto al bisogno, l'assorbimento dipende dalla farina) insieme al malto, lasciar riposare 4 o 5 minuti. Impastare tutti gli ingredienti ad eccezione del sale regolando la consistenza fino ad ottenere un impasto mediamente morbido, aggiungere il sale 5 minuti prima della fine della fase di impastamento, e impastare a mano o nella planetaria per circa 20 minuti fino a che l'impasto è bello elastico.
Far riposare l'impasto circa 30 minuti a temperatura ambiente, avendo cura di coprire con pellicola.
Suddividere in 3 pezzi, sgonfiare e dare forma arrotondata. Far riposare le pezzature circa 10/15 minuti.
Schiacciare, arrotolare stretto formando dei filoncini, avendo cura di sigillare bene alla fine della formatura e lasciando la parte sigillata sotto.
Paoletta le mette semplicemente su carta forno, io invece ho usato lo stampo da plumcake che mi sembrava più comodo e infallibile, spennellare quindi con la miscela di tuorlo e latte e lasciar lievitare per circa 1 ora ad una temperatura di 28°.
A lievitazione ultimata pennellare di nuovo e cuocere in forno a 180/200° per circa 45 minuti, dopo 30 minuti, se la superficie è colorita bene, coprire con carta forno ed abbassare la temperatura a 180°.
Far raffreddare su una gratella
Far riposare i filoni ben coperti da un telo di cotone, per almeno 18/24h ore a temperatura fresca circa 18°/20°. Se non è possibile, comunque, nel luogo più fresco della casa
Affettare i filoni ad uno spessore di 8 mm e passare in forno caldo le fette ottenute a tostare a 160°/180° (secondo il vostro forno) per circa 50/60 minuti.

fette biscottate di Paoletta
  Devono dorare bene, ma soprattutto, asciugarsi benissimo.
Far raffreddare le fette tostate in forno semiaperto, e, una volta fredde, chiuderle bene in sacchetti per alimenti o scatole di latta.

fette biscottate di Paoletta

lunedì 10 ottobre 2011

Dolce risveglio | Panbrioche allo yoghurt


Di nuovo lievito madre! E' una soddisfazione avere finalmente il tempo di seguire correttamente i suoi tempi..del resto, dovendomi riposare tutto il giorno non ho molte cose da poter fare..almeno aprire e chiudere il forno e assaggiare successivamente mi è concesso!!

Allora, inizio con un esperimento (riuscitissimo!) per la colazione..
Riporto la ricetta originale e le mie correzioni a margine, dato che ho usato il lievito madre.

PANBRIOCHE ALLO YOGURT di Paoletta
500gr farina (250 gr manitoba per uso non professionale e 250 gr di farina 0)
100gr latte
150gr yogurt
2 uova + 1 tuorlo
30gr zucchero
60gr burro fuso e raffreddato
12gr lievito fresco (per me 150gr di lievito madre rinfrescato la sera prima)
10gr sale
1 albume per pennellare

Sciogliamo il lievito nel latte appena intiepidito e uniamo 90gr di farina, mescoliamo e mettiamo al caldo, coperto, fino a che gonfia (ca. 90’); io l'ho lasciato circa 2h e mezza, aveva fatto delle belle bollicine in superficie come il pane senza impasto.
Uniamo le uova, il tuorlo, metà dello zucchero e tanta farina quanta ne basta per incordare con la foglia. Aggiungiamo lo yogurt in 3 volte, insieme al resto dello zucchero e della farina, che inseriremo gradualmente, lasciandone 1 cucchiaio per lo spolvero finale.
Il sale andrà aggiunto in ultimo, prima del burro (inserito lentamente). Aggiungiamo il cucchiaio di farina e incordiamo, capovolgendo l'impasto un paio di volte, fino a che non otterremo una massa lucida, elastica e ben legata.
Copriamo e trasferiamo a 26°, fino al raddoppio (ca 90’). Io me lo sono dimenticato molto di più, diciamo circa 6 ore, ma non era più caldissimo..era bello gonfio e lucido!
Rovesciamo sulla spianatoia infarinata, diamo un giro di pieghe del tipo 2, senza stringere, e copriamo a campana. Era tardissimo per me quindi ho saltato questo passaggio, certamente nell'alveolatura dell'impasto avrebbero influito..
Dopo 15’ porzioniamo in 2 pezzi da 250gr e dividiamo il rimanente impasto in 2 cordoncini.
Io ho formato due belle treccione e due panini per la colazione della mattina seguente..le ho messe in una teglia su carta forno, coperte con pellicola e lasciate per 5 ore a lievitare ulteriormente.
Data la notte insonne, mi sono alzata la mattina prestissimo, ho spennellato con l'albume rimasto e coperto da granella di zucchero, posto in forno preriscaldato a 170° per 45'.

A me pare che basti anche meno tempo, l'esterno aveva formato una bella crosticina, più dura di come me l'aspettavo, ma l'interno delle trecce è davvero soffice. Ho anche fatto l'errore di non togliere i panini un pochino prima quindi sono risultati più secchini anche all'interno, anche se ugualmente super golosi!

Treccia dolce


Qui trovate la versione originale, con alcuni link a formature davvero belle, io ero troppo cotta per cotanta arte!!

Treccia dolce
PS: lo vedete quel vasetto in alto a sinistra nella foto del paninetto?! A prestoooooooooooo

venerdì 7 ottobre 2011

Baguette, tutto fatto in casa!

Come qualcuno ha intuito dal mio ritorno su FB, da qualche tempo sono a casa dal lavoro per riposarmi e affrontare al meglio l'evento più importante che sta per investire me e l'assaggiatore..
La causa è una panzona in crescita!
Da quando appunto sono a casa, l'unico piacere cui non posso rinunciare è fare il pane in casa. Tranquille, ho l'impastatrice quindi manco la fatica di sbatacchiare l'impasto!
Ho ripreso in mano dopo mesi il lievito madre del Maestro, ottenuto a uno dei suoi corsi, e in men che non si dica si è ripreso! L'assaggiatore - pizzaiolo di casa - prova un grande piacere nel rinfrescare quindi in pratica non mi resta altro che far riposare, formare e infornare...
Dopo un paio di pani ben riusciti con una ricetta classica sempre ereditata da lui per il pane di semola, sono passata a setacciare questo blog, all'indice ricette, e ho iniziato da quelli più semplici, in particolare da questo.
Volevo però fare dei filoncini, dato che siamo in due mi sembra che in questo modo si conservi meglio.
Da tempo "lumavo" lo stampo da baguette ma, onestamente, mi sembrava uno spreco di denaro e spazio, oltretutto ero convintissima di aver letto da qualche parte che si potesse fare anche in casa.
Una breve googolata ed ecco qua! Avevo proprio lo stesso vassoio che giaceva in dispensa inutilizzato, ecco la sua occasione!

Baguette...più o meno!


Riporto per comodità e per archivio personale la sua ricetta, ottima!
Ingredienti:
250 grammi di pasta madre
600 grammi di farina 0
310 grammi di acqua tiepida
2 cucchiaini di sale

La sera prima, rinfrescare la vostra pasta madre. La mattina dopo prenderne 250 grammi e scioglierla con 310 grammi d’acqua tiepida.A questo punto aggiungere la farina e il sale, e impastare bene, fino a fare incordare. L’impasto deve venire colloso e molto elastico (il mio era bello elastico ma non colloso a dire la verità...).
Metterlo in una ciotola di vetro, coperta con uno strofinaccio, nel forno intiepidito. Dopo un paio d’ore versate l’impasto sul tavolo infarinato.
A questo punto iniziate le pieghe: qui sono spiegate benissimo con tanto di foto; in particolare qui Adriano spiega nel dettaglio il procedimento e la formatura delle baguette.

Baguette...più o meno!

Provare per credere!

Baguette...più o meno!

martedì 18 gennaio 2011

DIY | Etichette per le spezie

Per dimostrarvi che sono ancora viva e che ancora cucino, torno per un post-flash. Come è successo a lei, mi sono un po' stufata del post ricetta+foto, nonostante le mie pubblicazioni non siano mai state poi così assidue..
Da qualche tempo quindi leggo anche tanti blog di fai da te, soprattutto americani, dove il fai da te abbraccia un po' tutto..
A questo si aggiunge che l'unico proposito per il nuovo anno a cui ancora riesco a tenere fede è quello di tenere in ordine la cucina, visto che è il primo ambiente della casa appena si apre la porta.
Ho iniziato quindi una fase di riordino che è partita dal marasma di vasetti di spezie che noi tutte abbiamo in cucina.
Ho preso spunto da lei e le ho personalizzate, le trovate qui, potete scaricarle e stamparle su fogli di carta adesiva per essere attaccate comodamente. In alternativa, potrete stamparle su carta "semplice" e incollarle ai vasetti con un pennellino e della classica colla vinilica, che diventerà trasparente una volta asciutta.
Quando le mattine inizieranno ad essere meno buie, vi mostrerò anche il mio armadietto tutto in ordine!